Il tumore ai testicoli
Che cos’è?
Il tumore al testicolo è la forma di tumore più frequente negli uomini al di sotto dei 50 anni, ma che fortunatamente ha una probabilità di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi di oltre il 90%. La maggior parte di questi tumori deriva dalle così dette “cellule germinali” e si suddividono in due gruppi: seminomi (circa il 50%) e non seminomi.
I non-seminomi comprendono:
- Carcinoma embrionario;
- Tumore del seno endodermico;
- Corioncarcinoma;
- Teratoma.
Il restante 5% dei tumori del testicolo è costituito da tumori derivanti dallo stroma gonadico (tumori delle cellule di Leydig, di Sertoli o della granulosa) o di altri tipi più rari.
Quali sono i sintomi?
La presenza di una massa dura, dolente o indolente, a livello dello scroto è il primo segnale di allarme del tumore al testicolo. Per questo motivo è importante che gli uomini imparino fin da giovani a riconoscere i noduli o un aumento di volume tramite l’autopalpazione Quando invece la malattia si presenta in fase avanzata possono presentarsi lombalgie e disturbi respiratori.
Come si diagnostica?
Le indagini di primo livello sono un’ecografia scrotale associata e un prelievo di sangue per determinare alcuni marcatori tumorali. Il secondo step è invece costituito dalla orchiectomia, un intervento che viene eseguito per via inguinale e che ha due scopi: conferma o meno la diagnosi del tumore e stabilisce il tipo di tumore per scegliere la terapia giusta.
Come si previene?
Al momento non esistono programmi di prevenzione per il tumore al testicolo, tuttavia è fondamentale sottolineare l’importanza dell’autopalpazione e un’attenzione costante per ogni cambiamento della forma del testicolo.